Di terra e d’aria
Installazione di Carlo Romiti
Dodici metri di pittura, come una grande vela si posano, diventando terra attraverso la performance pittorica di Carlo Romiti. Terre grigie, nuvolose, terre che splendono di luce e d’oro animano la tela si fanno trasparenza di cielo. Intensità, delicatezza, forza, i gesti pittorici dell’artista si fanno danza, percorso, racconto. L’opera tesse un tappeto di terra che si fa ponte tra mondi diversi, tra terra e cielo. Come un marinaio Romiti trasforma il tappeto in vela… poi il vento la attraversa, la terra vola, si fa nuvola, cielo aperto e l’anima dell’uomo si solleva.
Proiezione: Tulpar il cavallo come bandiera, è nuvola, polvere nel vento.
Preparazione
Dodici metri di tela: un tappeto di terra e d’aria attraversa il cortile.
La terra splende di luce e d’oro.
Pigmento rosso si fa potenza di fuoco.
L’argilla grigia si fa trasparenza di verde rame, diventa cielo.
Scope, come pennelli giganti ampliano il gesto dell’artista. Per una grande opera grandi pennelli.
Come un marinaio Romiti trasforma il tappeto in una vela… invito al viaggio
Un ponte tra terra e cielo… da percorrere, attraversare.
Entrare dentro l’opera diventandone parte.
Istallazione
La tela sale, si fa stendardo. Attraversata dal vento la terra vola, si fa nuvola. Tela vela, scorrendo sulle pietre riproduce il suono della risacca.
Nero come piombo il cielo incombe. La tela mossa dal vento è bandiera, aquilone nell’aria, trattenuto solo dalla resistenza il un filo. Il cavaliere percorre la Rocca su una strada di nuvole.
Evento
L’istallazione si fa teatro. Infranto il confine tra attore e spettatore, colui che attraversa il castello, abita opere e spazi rinnovandone l’anima.
(Foto evento tratte dal post di Fenice Contemporanea)